Stefano Landini:” Como, quella bella piazza democratica e antifascista”
Il 9 dicembre , ieri,la sinistra ne ha fatta una giusta e cosa purtroppo rara l’ha fatta tutti insieme.
A Como ci siamo ripresi quella piazza, in una città oltraggiata dalle incursioni neofasciste.
La cosa più bella sono stati i giovani , sono stati protagonisti sul palco , sotto lo sguardo dei più anziani : dai Partigiani de l’ANPI e di noi dello SPI , che di strada ne abbiamo percorsa.
Un passaggio generazionale , per nulla scontato, che è stato seminato e che va coltivato come risorsa preziosa per guardare ad un oggi e ad un domani prossimo , dove questi ragazzi e queste ragazze per cui facciano il tifo , saranno coloro che prenderanno in mano questo Paese, che ha tanto bisogno del loro protagonismo.
Essere antifascisti in Italia non è scontato .
Le assenze di ieri a Como sono significative del pericolo e delle ambiguità di parte della politica.
Il sindaco di Como ha perso l’occasione per onorare quella fascia tricolore .
La destra di queso Paese collusa col fascismo , non c’è sottovalutazione , si tratta di connivenza e di contiguità.
Salvini parla di ragazzate , l’incursione squadrista nella sede di “Como senza frontiere” , quasi a rivendicare la legittimità di concetti che lui stesso utilizza nei comizi.
E “l’impomatato” dei 5 stelle ha disertato la piazza accusandola di strumentalità .
Ormai è una cantilena ripetuta di troppi argomenti importanti . Anche approvare la Ius soli per i grillini e’ strumentale .
Ma tutti questi non ci possono rubare quello che si è visto ieri a Como .
Che uniti si può ritrovare le ragioni per ridare senso e futuro a quella parola che si chiama sinistra .
Più che azzuffarci sulle tante colpe , da cui nessuno può chiamarsi fuori , facciamolo per quei ragazzi e quelle ragazze che si aspettano un Paese migliore , magari lo scontento potrebbe di nuovo far posto a qualcosa che somigli alla speranza . Proviamoci !