Disabilità: vicino alle persone, non lontano dai territori
Il 2 dicembre presidio unitario davanti al Consiglio Regionale

Milano, 29 novembre 2025. CGIL, CISL e UIL Lombardia annunciano per martedì 2 dicembre 2025, dalle 9.30 alle 12.30, un presidio unitario davanti alla sede del Consiglio Regionale Lombardo, in via Fabio Filzi, per denunciare le criticità emerse nella sperimentazione del D.Lgs. 62/2024 sulla disabilità avviata nella provincia di Brescia.

La riforma nasce con l’obiettivo dichiarato di semplificare l’accesso ai diritti, ma ciò che sta accadendo sui territori racconta una realtà diversa. Noi lo vediamo ogni giorno nelle segnalazioni dei cittadini e delle cittadine, dei patronati, dei territori coinvolti: la sperimentazione sta generando ostacoli, disagi e ritardi ma soprattutto sta determinando l’allungamento dei tempi per il riconoscimento dei diritti proprio alle persone più fragili e vulnerabili.

Dalle nostre analisi emergono elementi di forte criticità: prime fra tutte la riduzione delle commissioni INPS territoriali, con aumento delle distanze e dei tempi di attesa (si pensi che ad oggi la Vallecamonica non ha una sede di Commissione e le persone devono recarsi a Brescia), la carenza di personale medico, specialistico e legale INPS, la riduzione del numero di domande e l’aumento del costo del certificato medico introduttivo a carico delle cittadine e dei cittadini.

Basta guardare i dati relativi alla provincia di Brescia: solo il 43,83% delle domande ha ottenuto la certificazione definitiva al 30 settembre 2025. Il sistema è in evidente difficoltà.

Chiederemo a tutti i soggetti politici e istituzionali, Consiglieri regionali e Regione Lombardia, di rappresentare al Governo la necessità di:

1.      Non procedere all’estensione della sperimentazione ad altre province nel 2026.

2.      Mantenere in capo alle ASST la valutazione degli over 70 non autosufficienti.

3.      Incrementare le risorse all’INPS e ai servizi sociosanitari coinvolti.

4.      Coinvolgere nella cabina di regia regionale le parti sociali.

5.      Informazione e formazione capillare per cittadini e lavoratori.

Abbiamo, inoltre, chiesto alla Regione Lombardia un necessario confronto immediato, finalizzato a coinvolgere le parti sociali all’interno della cabina di regia regionale

Il 2 dicembre saremo davanti al Consiglio regionale per ribadire che la riforma deve avvicinare i diritti, non allontanarli, e che le persone con disabilità non possono essere lasciate sole di fronte a procedure frammentate, costi crescenti e disservizi.

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